Forse è il palazzo più conosciuto del quartiere, o almeno lo era ai tempi in cui ancora esisteva, ovvero negli anni precedenti al terremoto del 1980. L’abitante verace di San Giovanniello se non lo ha visitato di persona, o visto con i propri occhi, né ha sentito certamente parlare. Da questo antico fondaco hanno origine tante famiglie storiche del quartiere. Molti sono nati qui quando ancora si partoriva in casa, ci hanno vissuto oppure avevano parte della famiglia, oppure dei conoscenti, insomma era il cuore del quartiere. Dire di essere nato nel palazzo senza porte, o che la propria famiglia abbia avuto qui le proprie origini, viene esclamato ancora come un vanto, come una certificazione garantita di appartenenza inconfutabile al rione San Giovanniello. 

Il palazzo era un tipico fondaco napoletano. La parola fondaco deriva dall’arabo funduq, che è dal gr. πάνδοκος, πανδοκεῖον, letteralmente albergo. Nel medioevo tali strutture venivano utilizzate come alloggi per mercanti forestieri di passaggio, e come deposito delle merci. In seguito divennero abitazioni civili come successe con i “bassi”. Venne demolito dopo il terremoto del 1980 ed era considerato il centro nevralgico del quartiere. Lo si ritrova in antiche descrizioni della città di Napoli con il nome di “fondaco San Giovanniello”. 

Alcuni lo ricordano come un “castello da visitare”, aveva più entrate ad altezze diverse perennemente aperte senza infissi o portoni, da qui il nome “senza porte”. Le descrizioni sono tramandate oralmente, e pochissime sono le fotografie. Fu descritto brevemente da Gino Doria nel suo saggio di toponomastica storica della città di Napoli. Lo scrittore lo considerò come esempio da osservare per capire quello che erano gli antichi fondaci napoletani:

“Chi voglia avere un’idea di ciò che erano i fondaci della vecchia Napoli vada a vedere questo, pittoreschissimo, a San Giovanniello. Da un cupo androne che dà sulla strada si passa in una serie di cortili interdipendenti, con varchi sprovvisti di porte, cioè di battenti di portoni”

Oggi il palazzo “fondaco” senza porte non esiste più. Dopo il terremoto venne abbattuto, stessa sorte toccò ai due vichi Fornelle e al vico D’Ambra, che insieme formavano il piccolo reticolo di vicoli che furono la vecchia San Giovanniello. La sua ubicazione è parte integrante della sede del comune di Napoli, in via Santi Giovanni e Paolo al civico 125.  C.L.