VECIENZ O FEMMENEL

Una persona del nostro quartiere di cui spesso si è sentito parlare e che molti ricordano è “Vicienz ó femminiell”. Personaggio diventato leggendario a Sangiovanniello per i “pagnottielli” che vendeva direttamente nel suo basso, e per aver partecipato alle 4 giornate di Napoli. Nell’ottobre 2018 venne posta una targa vicino al basso dove viveva, che fu ritrovo per molti della comunità LGBT Napoletana al tempo della resistenza è anche dopo. La targa recita: “Per aver contribuito a liberare la città dall’occupazione Nazifascista, e per aver difeso gli ideali di giustizia, fratellanza ed uguaglianza. Ai Femminielli di Napoli e a tutte le persone LGBT”.

In seguito degli stralci di articoli raccolti su internet che raccontano di lui.

“La targa è stata apposta laddove sorgeva il “vascio” in cui abitava Vincenzo, o femminiell’ morto da alcuni anni. L’abitazione di Vincenzo, per decenni luogo di incontro e riunione dei femminielli della zona, fu anche ritrovo degli stessi durante la seconda guerra mondiale. Femminielli che, coordinati da Vincenzo, affrontarono coraggiosamente lo scontro con i nazifascisti tra il 27 e il 30 settembre del 1943 “
(Tratto da un articolo del 2018 su Gaynews. It.)

“Il coraggio dei femminielli è ben rappresentato dalla storia di Vincenzo. Ai tempi quarantenne, vendeva sigarette, cibo e fazzoletti mentre la sera si prostituiva in strada. “Lo chiamavano Vincenzo ‘o femminiello ed era un vero e proprio boss del rione San Giovanniello, nel senso buono del termine”racconta Rosa Rubino, transessuale oggi ultrasettantenne molto amica di Vincenzo e cresciuta sotto la sua ala protettiva.

“Ci ha raccontato più volte della sua partecipazione alle Quattro Giornate, del suo contributo nell’ergere le barricate per non far entrare i tedeschi nel quartiere”. Rubino ricollega il protagonismo del suo amico nell’insurrezione al ruolo che Vincenzo aveva nel quartiere. “Era una presenza fissa in strada, un punto di riferimento e questo spiega perché durante un momento così forte come le Quattro Giornate fosse in prima linea nei combattimenti”. Vincenzo fu anche tra i protagonisti, 40 anni dopo, delle proteste rionali contro l’abusivismo edilizio post-terremoto dell’Irpinia. (Tratto da un articolo dell’Espresso del 2017)